Un vecchio detto recita “Una mela al giorno toglie il medico si torno.”
Ma indipendentemente dai poteri capaci di non farci ammalare attribuiti
alle mele, le possiamo considerate i frutti che meglio rappresentano il
ritorno dell’autunno.
Le prime foglie che ingialliscono e cadono a terra, i primi
raccolti di stagione, le prime ceste piene di mele tanto belle da
vedere, ci regalano colori caldi ed avvolgenti , un vero piacere per i
nostri occhi e per le nostre tavole.
Ed in cucina, le mele le possiamo consumare ed impiegare in svariati
modi, in preparazioni che spaziano dal dolce al salato e come
abbinamento ad alcune carni che ben si sposano con la frutta.
Esistono tantissime varietà di mele ed anche noi in Abruzzo, abbiamo le nostre.
Ma io, se devo pensare ad una mela “della memoria”, una mela che mi
riporta indietro a quando ho iniziato a camminare e che occupa un posto
speciale tra le mie preferenze, non posso non pensare alla Mela Gelata.
purtroppo si trova sempre meno se non in piccoli frutteti o nei vecchi
giardini dove i meli resistono al passare degli anni.
con i nomi di “Diacciata” , “Oleata” o “Cera” , per via
della buccia che si presenta piuttosto cerosa e spessa, la mela gelata
ha una polpa croccante e profumata, che può presentare delle zone
“trasparenti” o “fluorescenti” molto particolari.
cercavamo come si cerca un gioiello prezioso, nelle cassette di mele
raccolte dai nonni, quelle che avevano più macchie “fluorescenti”,
perché erano le più buone e succose, da addentare a piccoli morsi, con
la buccia !
perfetta, che ha una forma irregolare che ricorda una pera, duretta e
difficile da sbucciare, piuttosto acidula tanto che si preferisce
consumarla cotta piuttosto che cruda e che secondo me, in una confettura
dà il meglio di sé !
classico e mia madre ne prepara in gran quantità. Ed è una confettura di mele cotogne alla cannella che ho racchiuso nella mia crostata, insieme a fettine di
piccole mele rosse, il tutto dai raccolti dei nostri giardini.
Patrizia
150 g di farina tipo 1 macinata a pietra
100 g di farina integrale macinata a pietra
120 g di burro
80 g di zucchero di canna + un po’
1 uovo grande
1 pizzico di sale
Succo e scorza grattugiata di 1 limone
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
Confettura di mele cotogne aromatizzata con cannella q.b.
50 g di nocciole tritate grossolanamente
3 mele rosse o gialle
del limone grattugiata, la presa di sale, il burro a pezzetti e lavorate
il tutto per ottenere un composto granuloso.
Rompete al centro l’uovo ed impastate velocemente per compattare
l’impasto, formate una palla, avvolgetela con la pellicola e fate
riposare in frigo per circa mezz’ora.
Lavate ed asciugate le mele, se sono biologiche, tagliatele a fettine
con la buccia (altrimenti sbucciatele) e ponetele man mano in una
ciotola con poca acqua acidulata con il succo di limone.
Riprendete la pasta, lasciatene un pezzetto per l’eventuale bordino
esterno (facoltativo) stendetela ed adagiatela in una tortiera per
crostate .
Ricoprite la superficie con la confettura di mele cotogne ed aggiungete le nocciole tritate.
Sistemate le fettine di mela sgocciolate ed asciugate, leggermente accavallate.
Stendete la pasta lasciata da parte, formate due cordoncini sottili, arrotolateli insieme e sistemate ai bordi della crostata.
Cospargete con zucchero di canna e cuocete in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
Servite la crostata tiepida o fredda.
Note : Questa crostata è ottima servita tiepida con accanto una pallina di gelato alla vaniglia ed una spolverata di cannella.
4 Comments
Queste mele devono essere divini e racchiudono in sè tanti ricordi che tu hai sapientemente saputo abbracciate in un friabile guscio di frolla.
Sono incantata <3
Che dire…ne sono felice ! Grazie Consu 🙂
Foto bellissime per una crostata perfetta e super invogliante!
buona serata
Alice
Grazie Alice, sono contenta del tuo passaggio e delle tue parole 🙂
Buona serata anche a te e alla prossima !