caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto
funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone.
cammarera Adelina non gliela faceva trovare. Il pane, nel sacco di
plastica, era fresco, accattato nella matinata.
gli acchianarono in bocca le note della marcia trionfale dell’Aida.
della verandina. Sì, la notte era frisca, ma avrebbe consentito la
mangiata all’aperto.
vino, il pane e s’assittò”.
Ma prima devo parlarvi della piacevolissima scoperta che è stata per me, diversi anni fa, Camilleri con il suo commissario più riuscito, Montalbano : un personaggio ironico,
simpatico , divertente, mai volgare, sempre piacevole nei suoi
coloriti intercalari, un personaggio un pò demodè, con i suoi occhiali scuri fuori moda, con la sua automobile scassata e la scarsa pazienza nel guidare, con le sue nuotate al chiaro di luna ed il legame particolare con l’eterna fidanzata .
Un personaggio amante del buon cibo (e delle belle donne) che di fronte al “rituale del mangiare”, anche se completamente solo, dopo una giornata passata sotto il sole cocente di Sicilia, si prende tutto il tempo necessario e si lascia avvolgere dai profumi e dai sapori dei cibi che tanto ama e che la sua “cammarera” Adelina, gli prepara.
Come non amarlo? E come non amare Luca Zingaretti quando veste magistralmente i panni di Salvo Montalbano nella fortunata serie televisa ?
Mi piace tutto, dai ritmi lenti di ogni episodio agli splendidi paesaggi di questa terra che sogno di girare in lungo ed in largo da tanto tempo !
E sicuramente ci sarà un libro di Camilleri a farmi compagnia durante questo mese di agosto dedicato alle ferie e alle vacanze.
1 manciata di olive verdi
Tagliate le melanzane a dadini, tenetele per circa un’ora in una ciotola coperte, dopo averle salate. Perderenno l’acqua di vegetazione e l’amarognolo tipico . Friggetele dopo averle scolate bene, in un larga padella antiaderente in poco olio evo.
Preparate nel frattempo la salsa di pomodoro , fate appassire le cipolle rosse in olio evo, aggiungete i pomodori a pezzetti spellati e privati dei semi, il sedano a pezzetti, le foglie di basilico ,le olive denocciolate, i capperi e fate cuocere dolcemente il tutto. Agguiustate di sale.
Preparate l’agrodolce facendo scogliere il miele nell’aceto sul fuoco bassissimo.
Riunite ora in padella il sugo di pomodoro preparato, le melanzane fritte e l’aceto in agrodolce. . L’aceto dell’agrodolce potrà essere aggiunto in misura
maggiore o minore di quello indicato , a second a dei vostri gusti personali. Lasciatele insaporire per qualche minuto il tutto a fuoco
bassissimo, scuotendo di tanto in tanto il tegame per non farle
attaccare la fondo.
Passate la caponata nel piatto di portata e
copritela con le mandorle a lamelle tostate. Servite perfettamente fredda, anche
il giorno dopo, magari come fa Montalbano che apre il frigo, avverte immediatamente il profumo della caponatina, si siede fuori , prende il pane ed un fiasco di vino e mangia sotto la luna.
5 Comments
approvo in pieno, sia la caponatina ma, soprattutto, Camilleri!
amelie
Ricordo Camilleri in una imitazione azzeccatissima di Fiorello, e una frase del commissario Montalbano a proposito dei " cabasisi". Entrambi "fisici", autore e personaggio rimangono impressi nella memoria…come la tua caponatina!!
Un abbraccio
Ma sai che mi hai davvero ispirata a leggere questi romanzi??? e l'abbinamento con la ricetta è davvero azzeccato ^_*
Buona serata cara <3
Ottima ricetta e come non apprezzare Camilleri e il suo Montalbano?
Prendo una forchettata di questa invitante caponatina 🙂
Un bacio
Fantastica! La sicilia è una terra magica, è meravigliosa , accogliente e poi la cucina siciliana è strepitosa come questa caponatina. Bravissima Patrizia, mi hai fatto sentire veramente le atmosfere di quei posti. Un abbraccio