Le fuje strascinite sono un piatto tipico della
mia regione o meglio della zona del teramano, preparato con verze fresche, aromi e vino bianco secco che danno alla verdura un sapore particolare, saporito e stuzzicante.
Come molte altre nostre ricette, le fuje strascinite, fanno parte della tipica cucina povera di una volta, quella autentica e genuina che certamente riesce a far riscoprire il gusto della tradizione
e assieme la bontà dei prodotti tipici locali.
Difatti il cavolo verza è tipico delle regioni del centro Italia ed è di origine antichissima. Per quanto mi riguarda, questa verdura invernale per me è indissolubilmente legata al ricordo di mia nonna che nel suo orto, dove non mancava mai niente, coltivava insieme ad altri frutti e ortaggi di stagione.
Seguiva proprio il ritmo delle stagioni mia nonna, ed io posso ritenermi fortunata perchè, come la mia famiglia, sono cresciuta con i prodotti della sua terra. Non è poco, anzi, è decisamente tanto!
Quante verze che venivano su! Quegli scrigni compatti che racchiudevano goccioline d’acqua e freddo, con quel profumo di foglie verdi e di inverno. Lei le raccoglieva e mia madre le cucinava e mentre le puliva, noi mangiavamo “l’osso”del gambo crudo. Io lo mangio ancora adesso, voi lo avete mai assaggiato? E’ buonissimo!
E poi via, in padella, a stufare lentamente col vino, ma che bontà!
Ci vado matta, letteralmente e, anche se tra queste pagine mancano, in questo periodo mangio gran quantità di verdure specialmente la sera, come contorno ma anche come piatto unico. Perchè mi piacciono, perchè fanno bene!
Ingredienti
per 4 persone:
1 cavolo verza (1,3 -1,5 kg circa)
1 spicchio d’aglio
1/2 cipolla
2 bicchieri di vino bianco
1 bicchiere di olio evo
1 rametto di rosmarino
peperoncino rosso piccante
sale
Procedimento
Lavate bene la verza,eliminate le parti più dure e tagliatela a grosse listarelle.
Fate soffriggere in una pentola alta l’aglio e la cipolla affettata sottilmente assieme
al rametto di rosmarino, a fuoco basso per qualche minuto. Dopodiché aggiungete la verza e 1-2 bicchieri di acqua . Fate cuocere coperta col coperchio, aggiungendo altra acqua se dovesse asciugare troppo. A metà cottura aggiungete il peperoncino, i bicchieri di vino, aggiustate di sale ,mescolate e fate cuocere ancora fino a
quando il liquido di cottura non sarà completamente evaporato. In tutto ci vorrà quasi un’ora.
Le fuje strascinite sono pronte per essere servite!
Si accompagnano molto bene con la carne di maiale e le salsicce. Ed un bel vino rosso corposo, come il Montepulciano d’Abruzzo.
Sere fa io le ho sevite con il pane naan caldo (Ve lo ricordate? Lo trovate
qui), arrotolato con ripieno di verze e filetti di peperoni rossi arrostiti delle conserve di mia madre.
Che ci posso fare, i piatti poveri della mia terra io li adoro!
10 Comments
Questo piatto lo adoro anch'io!!!!!:) non l'ho mai assaggiato ma m'ispira tantissimo!!!!!!!! Un bacione Patty!!!! Buon pomeriggio!
Buonooo anch'io adoro la verza e le verdure di stagione cotte in questo modo come il tuo, a verdura cruda e coperta, mia madre le chiama soffocate, così mantengono tutto il loro sapore.
Un bacione grande mia bravissima Patrizia.
Che buono!!!
più che "al vino" direi DIVINO! Non vedo l'ora di provare!
amelie
Ma che belle, queste ricette "semplici", cara Patrizia!!!
Più ti conosco, più mi sento in sintonia con te e il tuo blog.
Le tue foto, così luminose, poi, le adoro!
Non preoccuparti per il contest de "La Cucina Italiana"!
Non sei in ritardo tu, sono io in anticipo: il concorso inizierà sabato 18.
Ti mando un bacione.
Valeria
Bellissima ricetta,nella sua semplicità è molto golosa!
Fatto così, semplice, semplice, si esalta tutto il gusto del cavolo verza ed è veramente delizioso!;-)
Fantastico il ricordo di tua nonna e questo ritmo della natura seguito con armonia! Fantastica anche questo piatto..una verza così è davvero irresistibile 😀
Buona serata cara <3
la zia Consu
Buono questo piatto a me ricorda invece mia zia che lo fa tutti gli anni a Natale.Complimenti per il blog se ti fa piacere passa a trovarmi ciao
Da teramani leggendo la ricetta ho rivissuto con mamma i momenti della preparazione e della tavola in famiglia