Siamo sempre state le sorelle.
Tre piccole donne cresciute insieme in una grande casa, quattro con nostra madre.
Quando usciamo insieme ancora adesso ci apostrofano – Le sorelle! Ma dove ve ne andate di bello ? –
Ci piace uscire noi tre e nostra madre e a lei piace venire con noi, la facciamo ridere, anche quando si stanca a star dietro a tutti i nostri giri!
Abbiamo condiviso tutto, i vestiti, gli spazi, i giochi , le bambole, le amicizie ed i libri di scuola.
Non muoviamo un passo senza che le altre non lo sappiano, ci raccontiamo tutto, non c’è cosa che possiamo nasconderci, ci basta guardarci negli occhi o percepire quella piccola inflessione nel tono della voce per sapere, capire ogni piccolo cambiamento.
Non si può spiegare perchè non si possono spiegare i legami ed i sentimenti
Quante risate la sera nella nostra camera al buio prima di dormire ! Ve lo ricordate quando nostra madre quell’estate, in piena notte spalancò la porta della nostra camera ? – Ragazze, ma che avete questa sera? Su, basta è ora di dormire!-
E noi ancora a ridere e a tirar l’alba a parlare!
E quanto ci piaceva pasticciare ed impastare? Papà raccontava a chiunque quando aveva occasione : – Le mie figlie? Se fanno una torta non arriva a sera! Se la mangiano tutta in un giorno! –
E’ vero. Noi impastavamo e mangiavamo tutto, spesso con le amiche nei pomeriggi dopo la scuola . Era casa nostra il punto d’incontro, piena di luce e di fiori , così accogliente come mamma l’ha resa da sempre.
I nostri erano dolci semplici come in fondo siamo noi : le uova erano delle galline di nonna, la farina del suo grano macinato al mulino del paese e conservato in grossi sacchi di cartone pesante doppio, ed anche l’olio era delle olive dei nonni macinate al frantoio sotto casa nostra.
Quanto mi manca quel profumo d’olio appena spremuto che invadeva il vicoletto in quegli autunni lattigginosi della nostra infanzia. Era così bello per me , anche dopo, tornare a casa , giovanissima moglie e mamma e lasciarmi avvolgere da quel profumo e da quei rumori tanto familiari, le macine che giravano, le presse in movimento ed il vociare allegro di papà e degli uomini al lavoro e di chi aspettava pazientemente che le sue olive venissero macinate ed il suo olio uscisse dal rubinetto della pressa.
E i dolci noi li facevamo quasi sempre con l’olio d’oliva.
A mamma il burro non è mai piaciuto, lo comprava di rado, anzi, lo compravamo più noi che lei. Come non le è mai piaciuta la panna neppure sulle torte.
I tortellini con la panna, l’A-B-C della cucina delle ragazzine che si cimentano ai fornelli, noi non li conoscevamo proprio. Ma siamo fortunate perchè abbiamo imparato ben altro ! I tortellini si facevano in brodo o al massimo col ragù.
Una cucina sana e naturale la sua, molto tradizionale e buona. Perchè lei è bravissima e noi lo sappiamo bene!
Noi, le sorelle, con la nostra bella famiglia da dove siamo partite , dove rimarrrano le nostre radici e alla quale dobbiamo quello che siamo. Perchè le amicizie possono passare, ma le sorelle no, le sorelle restano, per sempre. Siete un dono grande.
Ed io questa torta la dedico a voi perchè ha lo stesso profumo delle nostre torte preparate nella cucina di mamma, perchè è semplice, perchè c’è dentro l’olio d’oliva di papà, perchè proviene non dal mio, ma dal tuo vecchio ricettario sorellina e perchè non è durata più di un giorno , quello del mio compleanno!
N.B. : Tu sai che la tua ricetta originale è un pò diversa e che io come hai detto tu – L’ho un poco stravolta!- Ma noi le cambiavamo sempre le nostre ricette !
E comunque l’importante è che ci è tanto piaciuta e quindi da oggi in poi questa sarà la nostra mantovana all’olio d’oliva !
Igredienti
2 tuorli
2 uova
170 g di zucchero di canna
170 g di farina 00 (Petra 5 Molino Quaglia per me)
2 cucchiaini di polvere lievitante per dolci
Scorza grattugiata di 1 limone
essenza di vaniglia
100 g di olio evo
3 cucchiai di latte
150 g di mandorle pelate
Procedimento
Tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente.
Montate le uova ed i tuorli con lo zucchero per circa dieci minuti. Aggiungete la farina setacciata insieme al lievito, la scorza del limone grattugiata, un cucchiaino di essenza di vaniglia ed amalgamate al composto.
Infine aggiungete l’olio e i tre cucchiai di latte econtinuate ad impastare per un altro minuto.
Ungete una teglia a cerniera di 24 cm di diametro e versateci l’impasto.
Tagliate le mandorle a bastoncino , tostatele leggermente nel forno e cospargetele uniformemente sulla superficie della torta.
Cuocete in forno preriscaldato a 160°-170° per circa 40 minuti.
Sfornate, fate raffreddare e spolverate con poco zucchero a velo.
Una torta semplice ma tanto , tanto buona e che conservata avvolta con la pellicola, rimane soffice come appena sfornata per giorni (se dura!). Lo zucchero di canna e la farina Petra 5 che io adoro perchè mi ricorda tanto la farina di nonna, conferiscono a questa torta un bel color miele caldo dorato !
E con la mia mantovana rivisitata all’olio d’oliva ho il piacere di partecipare al contest di Imma
I dolci del cuore in collaborazione
con Wald
ed al contest di Aria in cucina
in collaborazione
con Wald
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta giocavamo.
(Kahlil Gibran)
23 Comments
Che meraviglia il tuo racconto! E la torta? Bellissima in foto e chissà che buona!
Buon we,
Carla
Ciao Carla, grazie per le tue belle parole, un bacione e buona settimana 🙂
beh, che dire…questo è proprio lo spirito del mio contest. Grazie infinite, e in bocca al lupo!
Grazie di cuore Aria, per me non è facile raccontarmi, ma da quando ho aperto il blog in parte ho vinto la mia timidezza e questo è un bene :)!
Un abbraccio ! E…speriamo bene per il contest !
Meravigliosa e meravigliosi i tuoi ricordi 🙂
Grazie Letizia ! Baci 🙂
Il forte legame con le tue sorelle è un grandissimo dono che ti ha fatto la vita…e che voi avete costruito e alimentato. E non è per nulla scontato. Siete brave e fortunate. Non tutti i rapporti sono così. Io non ho una sorella di sangue, ma una d'anima si ed è un dono preziosissimo. Che belli i vostri ricordi, Patrizia ! Tienili stretti e richiamali al tuo cuore quando attraversi momenti poco sereni su altri fronti. Ti abbraccio forte…anche se non posso prendermi una fetta perchè di sicuro l'avete già fatta fuori tutta !!
Sai Cristina, penso anch'io di essere fortunata, perchè nella vita può esserti dato molto ma può esserti anche preso molto e per me avere loro è sapere di avere sempre un aiuto, qualcuno su cui contare, un conforto, soprattutto nei momenti difficili, hai ragione.
E' stata brava nostra madre a tenerci così unite fin da piccole e noi l'adoriamo !
E si, la torta per poterla fotografare e pubblicare ho dovuto farla due volte e la seconda, ho dovuto pregare mio marito di aspettare a tagliarla ! 🙂
Un abbraccio
Ho letto tutto d'un fiato il tuo post ed è stata una bella emozione!!!
Purtroppo non ho sorelle quindi non ho avuto modo di poter condividere vestiti e confidenze, però in compenso, ho un bellissimo rapporto con mia madre!!
Complimenti per la torta, bella e semplice come le cose di una volta e per le foto!!
Un mega abbraccio e buon fine settimana
Carmen
Grazie Carmen, sono contenta di essere riuscita ad aprirmi un pò di più , io che sono così riservata e sono contenta di averti regalato un'emozione 🙂
Un abbraccio e… tieni stretta al cuore la tua mamma , sempre !
Che bel post Patrizia! Anch'io ho dei bellissimi ricordi della mia famiglia…le risate, le cuscinate, le chiacchierate e le litigate… la famiglia resta per sempre dentro di noi… La tua torta mantovana è una favola!! Un abbraccio, Mary
La famiglia resta per sempre Mary ed è importante !
Grazie di cuore, un abbraccio a te e buona settimana 🙂
che buonaaaaaaaaa,complimenti
Grazie Paola , bacione !
patri ma che bel post ! che bello! hai descritto tutto talmente bene che ho letto tutto d'un fiato e mi sono immaginata tutto! complimenti davvero
Anch'io adoro questa torta e l'ho postata qualche giorno fà, ma con il burro
ti abbraccio e grazie ancora per le emozioni che mi hai fatto provare
ps bello il tuo nuovo look
buon fine settimana a te e un bacio a tutte le sorelle e soprattutto alla mamma 🙂
ps mi levi una curiosità? tu sei la più piccola, la mezzana o la grande?
Oh Simo, sono contenta di non aver annoiato, delle tue belle parole e dei tuoi complimenti , grazie !
Io sono la maggiore e a detta delle mie sorelle, sono iper protettiva e un pò "chioccia" come mamma con loro! Hanno ragione, non posso dire il contrario eh eh eh 🙂 !
Grazie ancora Simo, ti abbraccio forte anch'io e buona settimana !
ahahahah
🙂
Che bello leggere questo post Patrizia!!!! Io sono figlia unica per cui non ho nessun tipo di esperienza da poter condividere ma immagino che il rapporto tra fratelli sia veramente speciale!!!:)
Anch'io, come la tua mamma, non amo il burro e la panna….questa torta è divina!!!
Un bacione cara! Buon weekend!
Ma davvero non ami burro e panna?
Mi fa davvero piacere perchè ti dico la verità, io sono talmente abituata a sostituire il burro con l'olio che delle volte mi devo forzare per fare dolci burrosi eh eh, specialmente per il blog ! E la panna, specialmente quella da cucina, la compro di rado, ma proprio di rado !
Un abbraccio e grazie di cuore Simo !
Bellissimo post,
tanta dolcezza , genuinità e passione,
proprio comequello che sprigiona la tua Mantovana !
E già, proprio un bellissimo dono della vita!
Complimenti!
Un dono del quale ringraziare ogni giorno cara Antonella, e già…
Grazie anche a te, sei tanto gentile!
Un abbraccio , buona settimana 🙂
Mi hai emozionata con i tuoi ricordi…questa torta è davvero speciale!
Buon we cara <3
Grazie Consu, ne sono felice… un abbraccio grande e buona settimana 🙂