“E vene marzo e già cagna l’aria
sentennolo arrivà
nu poco schiove e nu poco schiara
pecchè te vò ‘mbruglià
ma nun avè paura
si a marzo nun po’ mai sta sicura
che va bbuono accussì.”
Marzo, Teresa De Sio. Un altro motivo che mi frulla in testa in questi giorni, che ci posso fare.
Sarà che tra pochissimi giorni sarà il mio compleanno, sarà che la Primavera si era affacciata timidamente da due giorni quando anch’io mi affacciai in questo mondo ma marzo “m’ha pigliato” da oltre quarant’anni!
Ed è il mese che mi scoglie un pochino lentamente, che è capace di farmi respirare aria nuova anche tra gli affanni, che mi fa mollare quel respiro trattenuto, che mi sussurra che ogni cosa può cambiare e che io ci devo credere…
Perchè a marzo l’aria cambia davvero, solo che in questi giorni c’è un insolito e pungente freddo qui sulla riviera.
Di buono ha che è asciutto e non umido (le mie ossa ringraziano!) , una piccola consolazione per me.
Ed io ho riempito di vapore la mia cucina in questi giorni, più che nei mesi scorsi: brodi, zuppe, minestre, minestroni e la ribollita, quella che tutti conoscono come ribollita toscana e che io preparo a modo mio, da abruzzese.
Alle volte la stravolgo proprio e mi domando perchè mi ostino a chiamarla comunque ribollita quando mi domandano – cosa mangiamo di buono , oggi?-
Perchè dovete saperlo, questo cavolo nero qui da me è rarissimo ! Ma rarissimo che quando lo trovo non ci penso due volte a prenderlo e la ribollita diventa quasi originale e degna di questo nome!
Ingredienti
per 4 persone :
200 g di fagioli cannellini secchi
1 osso di prosciutto o 2 cotenne di maiale
1 cavolo nero
150 g di spinaci
2 pomodori maturi
1 patata
1 carota, 1 costa di sedano, 1 cipolla
1 ciuffo di prezzemolo, 1 rametto di timo
olio evo , sale
pane raffermo tostato
Procedimento
La sera prima lavate e mettete in ammollo i fagioli secchi in abbondante acqua.
La mattina dopo, sciacquate bene i fagioli e fateli bollire coperti d’acqua per 1-2 ore con l’osso di prosciutto o le due cotenne.
Lavate bene il cavolo nero e gli spinaci, tagliuzzate le verdure
grossolanamente, pelate la patate e tagliatela a tocchetti, spellate i
pomodori tritateli dopo averli privati dei semi.
Preparate un trito grossolano con la carota, il sedano, la cipolla, il prezzemolo ed il sedano e fatelo soffriggere dolcemente con 4-5 cucchiai d’olio per qualche minuto in una pentola capiente, meglio se di coccio.
Aggiungete al soffritto le verdure preparate, le patate i pomodori, il timo ed infine i fagioli , l’osso di prosciutto (o le cotenne) ricoprendo il tutto con l’acqua di cottura dei fagioli stessi.
Aggiustate di sale e fate cuocere dolcemente per 45-60 minuti ancora.
Spegnete, porzionate, versate generosamente su ogni porzione dell’olio evo buono, del pepe se vi piace e servite con pane raffermo tostato.
Note : Secondo la tradizione toscana , la “ribollita” veniva preparata con gli avanzi del minestrone che veniva appunto “ribollito” con l’aggiunta di fagioli , cavolo nero e olio buono : è a questa usanza che deve il suo nome e la sua fama di piatto povero ma genuino e gustoso che tutti conoscono .
La ricetta vuole che si passi un terzo dei fagioli al passaverdure, cosa che io di solito non faccio perchè facendo bollire dolcemente il tutto, ottengo comunque una zuppa densa come piace a noi.
Che se poi avanza un pochino il giorno dopo, io riscaldo (magari senza aggiungere acqua la prossima volta, perchè era molto più densa,errore, mea culpa!) e fotografo velocemente prima di mangiarla!
8 Comments
La ribollita è una scoperta degli ultimi anni. Ma minestre, minestrone, zuppe e vellutate in genere…quelle no…mi accompagnano da sempre quasi tutte le sere, pure in estate (beh…non calde ). I mesi primaverili mi son diventati cari sono negli ultimi anni. Prima erano l'ultimo pezzo di corsa faticosa prima dell'estate. Ciao Patty, un abbraccio !
L'ho fatta anche io di recente. E' una delle meraviglie della nostra Toscana 🙂
un piatto eccellente e genuino! brava cara Patrizia!
Il mese di marzo segna il cambiamento di stagione, di umore e di colore…ma queste zuppe ci stanno ancora divinamente bene e la tua interpretazione di questo piatto della mia terra è davvero strepitosa! Bravissima <3
Questo piatto mi piace molto, complimenti!
Un caro saluto, Carla.
Cara Patrizia,
ma come fai a leggermi nel pensiero e a postare sempre le cose che vorrei fare anch'io (naturalmente, se avessi una cucina in attività e non un raduno di muratorielettricistiimbianchinifalegnami scatenati)???
Questa ricetta, giuro, me la copio!
E non offenderti se, in futuro, la ritroverai (naturalmente con il riferimento al tuo blog) anche su http://www.paneperituoidenti.it...
Bacioni.
Valeria
ciao patry! le tue foto sono sempre più belle, non c'è che dire^^ meraviglia questa zuppa, mi sa proprio da comfort food.. anche io oggi mangio zuppa, coi ceci però 🙂
Un bacione cara, buona domenica!
Ma va? Da noi sembra primavera inoltrata. Oggi sono stata sul lago di Lecco, ho preso il sole e sono tutta rossa. Si è proprio girata l'Italia. Buona la tua ribollita, sarà che a me le verdure piacciono tutte ma io le mangerei anche con il caldo.