tradizionale tipico natalizio della mia famiglia, le sfogliatelle esulano dai miei pensieri.
la ricordo perennemente vestita di nero, con quelle gonne lunghe e
pesanti, il grembiule immacolato ed il foulard in testa, una nonna
“nonna” di come non se ne vedono più, ormai. Era la mia bisnonna, la
madre della nonna materna, che ho avuto la fortuna di conoscere.
di rado, ma ogni tanto capitava, che mia nonna, insieme ad una di noi
tre nipoti (io non sono mai andata), andasse apposta a casa della
bisnonna, per preparare le sfogliatelle.
ancora adesso se ripenso a quella volta che toccò a mia sorella più
piccola, accompagnare la nonna nella “missione” sfogliatelle, rido
perchè lei non amava affatto mangiare nelle case degli altri, e poi si era annoiata da morire tutto il giorno in mezzo a strutto
e farina ed io ora, capisco benissimo il perchè!
che sia questo uno dei motivi per cui mia madre non ha mai fatto
sfogliatelle, preferendo di gran lunga preparare i “caggionetti”, altro
dolce tipico natalizio abruzzese .
semplici da preparare rispetto alle sfogliatelle, i caggionetti richiedono
diverse ore di tempo, anche perchè quando ti ci metti ne fai una gran
quantità, vanno fritti tanto che alla fine, sembri un fritto
ambulante con l’odore che ti si impregna addosso!
volte mi domando perchè mai le nostre antenate amassero complicarsi le
giornate in preparazioni così lunghe e laboriose, perchè a trovarla in
Abruzzo una ricetta tradizionale, dico una, che sia facile e veloce !
inutili perchè le risposte le conosco e risiedono in quello che è il
carattere di noi abruzzesi, forgiato da uno degli elementi più difficili
se non impossibile da domare: la natura, tanto per parafrasare uno dei
nostri scrittori più conosciuti, Ignazio Silone.
Anche perchè poi la gratificazione arriva sempre.
io sottovoce, devo dire che queste tradizioni ho voluto un pò spezzarle
a casa mia, lasciando che continui mia madre, col nostro aiuto
ovviamente, a fare caggionetti.
me piace fare biscotti, ecco, finalmente lo ammetto pubblicamente , io
adoro fare i biscotti durante il periodo natalizio, che di sicuro di
tradizionale per noi hanno ben poco.
per me Natale, profuma di biscotti, inpastati all’ultimo momento, la
sera del ventitrè se non la sera della Vigilia, di mandorle e
cioccolato, di nocciole e glasse profumate.
adoro, i biscotti e forse di questo devo ringraziare le mie zie e le
mie cugine vissute all’estero, in Svizzera, perchè quei sacchettini
trasparenti che ci donavano ogni Natale, pieno di piccoli biscottini
deliziosi, mi affascinavano come mai mi hanno affascinato caggionetti e
sfogliatelle!
solo una parentesi, perchè il post ha per protagonista le sfogliatelle,
alle quali mi sono dedicata solo negli ultimi anni, quando da
sola, ho voluto provare e riprovare a farle, alla ricerca della ricetta
perfetta per me, mettendo insieme più ricette, consigli, suggerimenti e
piccoli espedienti affinchè raggiungessi un risultato soddisfacente.
sono un tantino perfezionista, lo ammetto, ma fino a quando le
sfogliatelle non sono venute come le volevo, ho continuato a rimpastare e
riprovare.
che basta, almeno per quest’anno, quella che segue non è di certo la ricetta perfetta (si può sempre
migliorare!), ma quella che mi ha soddisfatta di più !
spianatoia, preparate a farina a fontana, aggiungete i tuorli e l’uovo
, lo zucchero, la vaniglia ed iniziate ad impastare. Versate un pò alla volta il
vino bianco ed amalgamate ; versare infine lo strutto precedentemente
sciolto a bagnomaria e continuate ad impastare fino ad ottenere un
panetto liscio e morbido.
nel frattempo la marmellata d’uva arricchendola con mandorle sgusciate e cioccolato fondente tritati grossolanamente su di un
tagliere, nelle quantità che desiderate.
l’impasto e tagliate piccoli pezzi. Iniziate a stendere un
pezzo alla volta con la macchinetta della pasta, partendo dal numero
più basso fino ad arrivare all’ultimo, per ottenere delle sfoglie
molto sottili.
con lo strutto sciolto la prima sfoglia, sovrapponete la seconda e
spennellate anch’essa, fate la stessa operazione sovrapponendo 4
sfoglie. Dopo aver spennellato l’ultima, arrotolate la sfoglia partendo
dall’estremità ed ottenete un cilindro.
un cilindro alla volta, e tagliatelo a fettine spesse 1,5 cm circa :
con un cilindro io ho ottenuto 6-7 fettine regolari, la settima l’ho ottenuta
accoppiando la prima e l’ultima fettina non proprio perfette.
i bordi esterni del dischetto con acqua fredda, piegate ciascun
dischetto e formate una mezzaluna facendo aderire bene i bordi affinchè
non si aprano in cottura.
la placca del forno con 3-4 fogli di carta da pane grezza e ruvida ,
servirà per assorbire il grasso in eccesso, disponeteci le sfogliatelle
lasciando un pò di spazio tra loro e cuocete in forno già caldo a 170°
circa per una ventina di minuti. Non devono colorire troppo.
: Questa è la ricetta che ho ottenuto rielaborandone tre provate fin’ora (compresa quella della mia bisnonna) , secondo me la più soddisfacente perchè ho
ottenuto delle sfogliatelle molto friabili, asciutte e delicate,
nonostante abbia usato il classico strutto anche nell’impasto.
, per un impasto ancor più delicato, potete sostituire lo strutto
dell’impasto con lo stesso quantitativo di olio evo o di burro sciolto.
Anche per spennellare le sfoglie potete usare olio o burro. Io ci ho
provato ma a mio avviso, mentre mettere olio nell’impasto al posto dello strutto lo consiglio, lo sconsiglio per pennellare le sfoglie, la tradizione vuole la sua parte per un risultato di sicuro successo ! L’importante comunque è di spennellarle
il giusto, senza eccedere nella quantità.
il ripieno, se non trovate la marmellata di uva nera, potete
tranquillamente usare confetture scure, tipo prugne, frutti di bosco,
mirtilli ecc ecc, l’importante è che siano frutti aciduli.
ultima cosa, armatevi di tempo e pazienza, perchè ci vogliono proprio. Ma
quando vi ritroverete davanti allo sportello del forno a spiare la
sfogliatura delle vostre sfogliatelle, sarete ripagati di tutto il
lavoro.
Perchè la cosa più brutta che può capitare è che dopo tanto
impegno , le sfogliatelle rimangono un pezzo unico senza nessuna
sfogliatura.
E capita. Non crederete che a me non sia capitato, le prime
volte.
La gratificazione invece, verrà nell’addentare questi piccoli bocconcini tanto buoni !
15 Comments
Direi che qui hai toccato davvero la perfezione..complimenti x tutto 🙂 IL post è incantevole e passare da te è sempre un grande piacere 🙂
E qui parte l'applauso!Lo faccio prima alla descrizione del tuo ricordo,così ben descritto e in cui mi ci sono infilata subito assaporandone tutte le sensazioni e che pace tesoro…E poi alle tue sfogliatelle che somigliano tanto alle nostre,ma con un ripieno di semola e ricotta e il procedimento poco diverso!Ne addenterei una,che dico una tre o quattro…io so apprezzare i"lavoroni"!
Meraviglia tesoro,meraviglia 🙂
Altro che biscotti. Queste sfogliatelle sono opere d'arte! Laboriose ma ne vale assolutamente la pena!
bravissima,le sfogliatelle calabresi sono come quelle napoletane con un ripieno diverso,brava,brava
Beh non so se è la ricetta perfetta, ma il risultato sembra davvero ottimo!!!!
grazie per averci raccontato i tuoi ricordi. e per aver condiviso con noi la ricetta (quasi)perfetta di questo dolce eccezionale.
amelie
Che bel risultato hai ottenuto, sembra un po' complicato ma immagino che ne sia valsa la pena!
ecco, sono stupende soprattutto perchè le hai farcite con i tuoi ricordi.
devono essere una cosa perfetta, come vorrei assaggiarne una!
Sandra
Mamma mia, sono meravigliose… complimenti!! <3
Perché a me sfogliano internamente invece che esternamente come dovrebbe essere?
Quando le mangio sono divine ma esternamente restano chiuse, poi come le vado a mordere si vedono perfettamente tutte le sfoglie e sono di un friabile divino.
Eppure seguo la ricetta alla lettera!
Perché a me sfogliano internamente invece che esternamente come dovrebbe essere?
Quando le mangio sono divine ma esternamente restano chiuse, poi come le vado a mordere si vedono perfettamente tutte le sfoglie e sono di un friabile divino.
Eppure seguo la ricetta alla lettera!
Ciao Las, forse non rigiri i dischetti?
Allora, una volta stesi i dischetti si DEVONO RIGIRARE , IL SOTTO DEVE DIVENTARE IL SOPRA E QUI VA MESSA LA MARMELLATA!
Spero che il problema sfogliatura si risolva e grazie mille per aver provato la mia ricetta 🙂
Un saluto e tanti auguri, Patrizia
Ti adoro 😍
Abruzzese anche io 😊
Ti adoro 😍
Abruzzese anche io 😊
Ma grazie Lasbrook 🙂 !Tra abruzzesi ci si capisce !
Grazie davvero di cuore, felice di averti trovata tra le mie paginette di cucina !
Alla prossima 🙂