“Ci sono luoghi che ti aprono le braccia e ti fanno sentire meno lontano da casa da subito .
Altri che si dimostrano chiusi come le solitudini egoiste di signore cotonate nascoste dietro gli spioncini dei loro appartamenti lussuosi.
C’è chi attraverra la città da una parte all’altra per il piacere di passare un pò di tempo con te.
C’è chi vive a 100 metri da dove vivi tu e mai pensa anche solo di citofonare semplicemente per chiederti -Tutto bene, come stai ?-
C’è chi avrebbe potuto sprecare qualche attimo in più del suo (prezioso!) tempo, perchè ti conosce da sempre ed invece ha lasciato andare perduti i tempi ed i ricordi dei giochi condivisi da bambini, Tempi poi non così lontani.
C’è chi si ricorda (o si dimentica) di invitarti a cena ogni tanto, quando tu, vorresti dividere , con slancio sincero, anche solo un panino ogni giorno.
Il calore umano, come la generosità del “dare” non si inventano.
O ci sono, o mancheranno per sempre.”
Un post che avevo in archivio, questo.
Riflessioni fatte a voce alta…
E la ricetta della mia ciambella da colazione all’olio extra vergine d’oliva, quella semplice che rende più bello e dolce il momento del risveglio.
Non lo avevo mai pubblicato (e sinceramente me ne ero dimenticata!) : le foto non mi sembravano perfette, a parte quella del mio micione, per via della ciambella che si era un pochino rotta al centro, tirandola fuori dallo stampo unto male, ancora calda.
Ma poi…. Il bello della vita è che la perfezione non esiste ed io, con le mie imperfezioni vivo benissimo.
Anche una ciambella imperfetta, un pochino rotta ma comunque “morbidosa” alla fine deve avere un suo perchè e così com’è che la pubblico riflessioni comprese, ora.
Ingredienti
4 uova
3 bicchieri di farina per dolci macinata a pietra (o OO)
2 bicchieri colmi di zucchero semolato (o di canna super fine, tipo Zefiro)
1 bicchiere colmo di acqua
1 bicchiere raso di olio extra vergine di oliva
scorza grattugiata di 1 grosso limone
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
Come si fa
In una ciotola rompete le uova e sbattele a insieme allo zucchero fino a farle diventare spumose e dense ,
aggiungete l’acqua, la presa di sale, la scorza del limone, l’olio evo e la farina con il lievito setacciati insieme ed amalgamate fino ad
ottenere un impasto omogeneo.
Imburrate ed infarinate uno stampo da ciambella, versate il composto e cuocete in forno preriscaldato a 170-180° (dipende dal vostro forno) per circa 35-40 minuti.
Note : L’unità di misura è il classico bicchiere di plastica bianco. Inutile pesare gli ingredienti. Le ricette delle mie colazioni sono sempre le più semplici, contengono olio e mai burro e sono quanto di più casalingo e facile ci possa essere.
Ovviamente, al posto dell’acqua potete usare anche un buon bicchiere di latte , come fa mia mamma- super-nonna-Dora! La bontà di questa ciambella non cambia .
10 Comments
per i dolci sto apprezzando le misure semplici, senza pesa, si tratta alla fine solo di proporzioni ma semplificano e velocizzano tutto e il risultato è ottimo 🙂
..e hai fatto benissimo! Secondo è tutto perfetto nella sua "imperfezione" (che io sinceramente nemmeno vedo!)
Guarda onestamente a me le foto piacciono molto, la torta è una di quelle ch epreparo più spesso perchè la trovo troooppo buona. Io oggi ho postato gli gnocchi all'acqua… necessità di disintossicarci prima della primavera???
Ed hai fatto benissimo a condividerla, perchè ha proprio un aspetto invitante
e menomale l'hai pubblicato Patri! ma chi è perfetto? e se lo è..a me UNMIPIACE!
un bacione
Che spettacolo questa ciambella d'acqua. Complimenti per le ricette sono tutte davvero meravigliosi! Ci siamo unite al tuo blog per seguire le novità! Ciao a presto Mirta e Patata.
E tanto tempo che non passo dalla tua cucina, non c'è ovviamente un motivo preciso, capita a volte di perdersi ma oggi pomeriggio ho sfornato per l'ennesima volta quella delizia della tua crostata con crema amarene e la copertura in savoiardo e gustandomela ti ho pensato ed eccomi qui a dirti ancora grazie per le tue semplici delizie. Però ti prometto che non sparisco di nuovo e torno presto!
un abbraccio
Alice
In ritardo ma vi ringrazio di cuore per i vostri commenti, ragazze!
Ma lo sai cara Esme che è davvero tanto che non preparo più la crostata con la copertura di savoiardo? Penso che sia ora di rifarla e grazie per avermela ricordata! Sono felice che tu l'abbia provata e riprovata, è questo il più bel regalo per me, sapere che le ricette riescano a tutti !
Un bacione e alla prossima 🙂 !
Vedo che hai un gatto curioso e amante del cibo anche tu… 😉
Mi ritrovo, qui. Anche nelle parole, non solo nelle fusa che sento nell'aria…
Si chiama Rino ed è il nostro gattone che adoriamo tutti 🙂
Le parole a volte uniscono pensieri e sensazioni ed è anche questo il bello di lasciarle andare , senza paura …
Un saluto grande e grazie…