sole.
Davanti, c’è un cortile pieno di luce circondato da fiori
multicolori.
Quattro scale conducono al portone d’ingresso. Ad un lato
della porta, c’è una scrostatura scura a forma di barca, di quella
barchetta di carta attaccata con la colla da noi bambine vivaci, e poi
tirata via insieme alla vernice.
e pieni di ogni ben di Dio, alberi da frutto e spazi aperti adibiti
alle colture stagionali, il mare si mostra in tutta la sua maestosità
tanto che certi giorni, pare di sentirne il fragore delle onde, tra la
brezza che soffia indisturbata.
A mio nonno piace starsene lì, in piedi o
seduto su un vecchio tronco tagliato, ad osservare i colori delle sue
vigne, della sua terra.
arancione da una costruzione bassa di mattoni rossi a vista. Niente di
prefabbricato, ma un’altra casetta vera e propria, con un patio che
custodisce un piccolo, grande cuore : il forno a legna . Ha una
porticina semiovale di ferro, con grossi bulloni scuriti dal tempo che è
lo sportello. Di fianco, dalla sporgenza dei mattoni che formano una
mensola, c’è appoggiato un sasso che è diventato liscio, tante volte è
stato usato per dare qualche colpetto al chiavistello che chiude lo
sportello.
E’ l’angolo preferito di mia nonna, se ne occupa sempre lei.
Adora preparare il fuoco ed aspettare che sia pronto per infornare.
Nei miei ricordi, è il suo profumo che aleggia ancora, come un
“profumo dal passato”, indelebile.
pane appena sfornato, dei biscotti da inzuppare nel latte, delle ciambelle, dei maritozzi con l’anice e delle pizze dolci di Pasqua.
focacce semplicemente chiamate “pizza” con tanto, succoso pomodoro, la stessa che ho preparato io, cercando di ritrovare quella che era la ricetta di mia nonna, che mai potrò dimenticare.
pochissimi ingredienti per prepararla e non prevede l’uso della
mozzarella o di altri formaggi. Solo pomodori rossi maturi, un bel
peperone dolce anch’esso rosso e tanto, tantissimo prezzemolo, il tutto
condito con olio buono e sale.
nonna dal suo forno a legna, ha comunque quel sapore di buono e di
fresco che mi rende felice ogni volta che la preparo, perché ne ritrovo
l’essenza nella consistenza e nella fragranza, bella e croccante fuori,
quanto soffice dentro, con l’alveolatura che caratterizza ogni impasto
a lievitazione naturale.
che non so dire quanti anni avesse e che lei
curava quasi si trattasse di una creatura da proteggere.
naturale, lei, come tante delle nostre nonne, non lo aveva letto da
nessuna parte.
Quello che sapeva, era frutto della sua personale
esperienza e della consuetudine di ripetere, instancabilmente, gesti nati
con lei.
scalette, noi nipoti, tutte femmine, aspettavamo che uscisse la focaccia
al pomodoro caldissima che poi mangiavamo bevendo gazzosa, da piccole
bottigliette di vetro, di quelle a rendere, quando ancora la plastica non ci aveva sommerso…
E se chiudo gli occhi, ci sono ancora, sedutà là, come vedo ancora la casina arancione…
specialmente del passato.
nostre origini e alle nostre famiglie, sono un patrimonio inestimabile
da conservare e tramandare : è in quelle radici che affondano gran parte
dei tratti della nostra individuale e personale identità.
Ingredienti
Iniziate ad impastareil lievito madre, rinfrescato almeno 4 ore prima e ben attivo, con il miele,metà acqua e metà farina presi dal totale. Continuando ad impastare, aggiungete altra acqua ed altra farina fino ad esaurimento. Per ultimo , aggiungete il sale e l’olio e fate assorbire.
Ungete una ciotola capiente con olio evo, ed adagiatevi l’impasto. Fate il classico giro di pieghe a raggio , pizzicando la pasta dall’esterno portandola al centro, facendo tutto il giro della pasta per due volte, a distanza di 10-15 minuti l’uno dall’altro.
Coprite con pellicola alimentare la ciotola e lasciate lievitare il tempo necessario per il raddoppio del volume, circa 4-5 ore.
Affettate per lungo i cipollotti freschi con la parte tenera verde, fate insaporire almeno mezz’ora con sale, olio evo, foglie di timo limone, pepe e miele. Tagliate a quarti i pomodorini e salateli leggermente .
Lavate bene la patata novella, affettatela molto sottile con una mandolina, senza pelarla, salate e pepate e insaporite con rosmarino fresco tritato e olio evo .
Farcite la prima focaccia con il pomodoro fresco ed irrorate con olio evo.
Spennellate le focaccine piccole con l’ olio. Farcite due con i cipollotti freschi ed i pomodorini a quarti; le altre due, prima con il formaggio pecorino grattugiato grossolanamente, poi con le patate a fette disposte a raggio ed altro pecorino fresco grattugiato sopra le patate. Versate a filo ancora un po’ d’olio.
Infornate focaccia e focaccine e cuocete a 240° per circa 20 minuti.
Guarnite la focaccia rossa con prezzemolo fresco tritato, le focaccine con le patate, con altro pecorino a scaglie e fiori di rosmarino.
Note : Se usate il lievito di birra, aumentate la quantità dell’acqua da 300 ml a 370 ml almeno. Il mio consiglio è di preparare il lievitino sciogliendo il lievito di birra in 100 ml di acqua tiepida, il miele e 100 g di farina presa dal totale. Fate riposare fino al raddoppio in una ciotola coperta da pellicola alimentare e poi proseguite nell’impasto come sopra. Potete farcire secondo i vostri gusti, ovviamente, la focaccia rossa con il pomodoro è indubbiamente la nostra preferita !
19 Comments
Che sublime visiona Pat O_O
Se ti va sarei felicissima se donassi questa ricetta alla raccolta di Panissimo che questo mese è ospitato dal mio blog. Ti lascio il link e ti aspetto con gioia 🙂
http://ibiscottidellazia.blogspot.it/2016/05/panissimo-41-pane-arrotolato-agli-aromi.html
Buona settimana <3<3<3
Grazie Patrizia, mi hai fatto un regalo splendido e le tue dolci parole mi hanno commossa..grazie ancora e a presto <3
Cara Consu grazie a te per avermi invitata! E' un piacere per me, purtroppo dovendo fare sempre i conti con il tempo, perdo quasi tutto delle belle iniziative di questo magico mondo e quindi, avevo perso anche la vostra bellissima raccolta ! Bello, Panissimo ! Un bacione grande 🙂
ma che belli questi racconti e che focaccine meravigliose, complimenti davvero super invitante, che fameeeee bacione Mirta
Ciao Mirta 🙂 grazie e un bacione anche a te 🙂
Foto splendide e focacce che parlano da sole!!
Ciao Giuliana 🙂 grazieeee un bacione !
Che visione sublime!!!!!
Grazie Mila ! Ciao 🙂
I ricordi della nostra infanzia hanno sempre un certo alone di dolcezza, di pace e tranquillità. Che meraviglia il forno a legna. Ho sempre sognato di poterne avere uno, ma è sempre rimasto un sogno. Ho una predilezione per i lievitati salati, posso rinunciare a tutto ma davanti a un quadretto di focaccia non credo riuscirei a trattenermi. Sinceramente non saprei quale scegliere, forse la pizza rossa. Sembra così fresca e profumata
Ciao Elena… in effetti anche a me piacerebbe avere un forno a legna, adesso che quello di nonna non c'è più, e magari, chissà! I ricordi sono sempre la cosa più preziosa che abbiamo, specialmente quelli che parlano della persone che abbiamo amato e che portiamo nel cuore… Un abbraccio e grazie !
sembrava di essere lì, con tua nonna, a controllare il forno, se c'è abbastanza fuoco…. bellissimo!
grazie per queste meraviglie Patrizia, grazie!
Grazie a te per aver apprezzato Sandra… grazie di cuore, un abbrazzio 🙂
Queste storie sono i nostri ricordi, la nostra vita. i nostri affetti e spesso sono storie che ciascuno di noi ha vissuto e per questo si immedesima più facilmente. Quei profumi, quei sapori e quei gesti naturali che ci portano indietro con la mente e che anche noi (anche) come blogger abbiamo il compito di tramandare e conservare.
Focaccia e focaccina davvero splendide! Fanno venire voglia di pic nic e mangiate all'aperto.
Fabio
E' proprio così Fabio, le nostre radici, le storie dei nostri cari vanno tramandate e conservate, con cura , perchè hanno sempre tanto da dire , da far capire…
Grazie di cuore anche a te !
Patrizia cara, il tuo post è commovente e la pizza della nonna lo è ancor di più…Ti abbraccio forte
Donatella carissima… ne sono felice, grazie dal cuore, un abbraccio immenso anche a te…
Questa pizza della nonna mi ha colpita e mi sa che me la salvo per provare ad assaporarne tutti quei misteri e dolcissima magia che ci sono dietro…
Un post bellissimo e tu ricette freschissime !
Questa pizza della nonna mi ha colpita e mi sa che me la salvo per provare ad assaporarne tutti quei misteri e dolcissima magia che ci sono dietro…
Un post bellissimo e tu ricette freschissime !